Edvard Khil, geniale russo, geniale cantante, geniale autore di questo pezzaccio. Se la Russia Sovietica era avvolta nella cappa della censura, lui cantava lo stesso (un testo che oserei definire "minimalista": lalalalalalalalala, e poi anche, yeyyeyyeyeye, per non parlare di iiiiihhhhhihihihi, e ancora, ahahah ohohohho), sorriso a 33 milioni di denti nonostante una vita non esattamente allegra. Insomma, un nostro padre spirituale, un maestro di vita. Perchè anche quando si affoga nel Trashume, l'importante è restare in piedi, o a galla anche nella popò più fetente.
lunedì 13 febbraio 2012
CANTA CHE TI PASSA (FORSE)
Edvard Khil, geniale russo, geniale cantante, geniale autore di questo pezzaccio. Se la Russia Sovietica era avvolta nella cappa della censura, lui cantava lo stesso (un testo che oserei definire "minimalista": lalalalalalalalala, e poi anche, yeyyeyyeyeye, per non parlare di iiiiihhhhhihihihi, e ancora, ahahah ohohohho), sorriso a 33 milioni di denti nonostante una vita non esattamente allegra. Insomma, un nostro padre spirituale, un maestro di vita. Perchè anche quando si affoga nel Trashume, l'importante è restare in piedi, o a galla anche nella popò più fetente.
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