Trasherie...

All the worst movie trailer, worst Italian and international singers, web junk and the most embarrassing scenes on Italian TV! All this and much more! Trashendere: to have taste for bad taste!

venerdì 17 febbraio 2012

GRAZIE PADRE PIO (1)

Una perla. "Grazie Padre Pio" è uno dei più grossi b-movie degli ultimi anni, che vede quali star Gigione e Jo Donatello (due personaggi che approfondiremo prossimamente) diretti da Amedeo Gianfrotta.

E' una storia di redenzione, forte, commovente, sincera. Non vogliamo antiparvi molto per non guastarvi con gli spoiler la trama mozzafiato del film. Basterà fare le solite segnalazioni dei picchi trash del video. Si parte con qualche scorcio di Napoli da cartolina mentre compaiono i titoli abbastanza innocui se non fosse per "Jò Donatello". L'inizio lascia invece assaporare un po' le gioie della pellicola. Gigione grida al figlio Jò Donatello più volte, anche se il povero Donatello non deve partire (quindi urla a cazzo). Il padre è l'unico in partenza, e saluta il figlio con una promessa sconcertante: al suo ritorno canteranno insieme. Donatello si reca in centro per incontrare un amico, che gli presenta subito due donzelle. Una delle due, la biondina Sara, comincia da subito a fare gli occhi dolci al BELLISSIMO Donatello. Notate da subito il trucco sobrio ed essenziale di Sara... Decidono di andare a pranzo insieme a Posillipo, e qui ho un dubbio: perchè Donatello e il suo amico, Napoletanissimi senza ombra di dubbio, scambiano due battute in romanesco? ("Oh, ma ch'è?Te la stai a pijià?"). Sara viene affascinata dalla perizia di Donatello alla guida e gli chiede di partecipare a una gara clandestina. Superba la scena successiva, il pranzo, dove la luce cambia da diurna a notturna, il che, secondo noi, è un effetto voluto dal direttore della fotografia per creare uno spiazzamento nello spettatore. Poi Donatello, in riva al mare, comincia a giocare le sue carte di seduzione con Sara: inizia a cantare. Cosa vi fa pensare che questo film non  posa essere un musical? Durante l'assolo del pezzo, il buon Donatello fa sfoggio di tutte le sue doti recitative: per evitare di non fare niente (non può cantare, è solo una parte strumentale)  e lasciare un brutto tempo morto, s'inventa una scena di suspense. Al minuto 08:52, l'attenzione di Donatello casca su un sospetto pezzo di stoffa nero...Ci gioca un po' e poi lo lascia cadere, avendo compreso finalmente che si tratta del Cardigan di Sara. Segue poi lo scambio di abttute più bello della storia del cinema...


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