Devo ammettere che il pianoforte iniziale ha un groove che tira parecchio. Poi però cominciano i problemi non appena s'intromette la voce, non esattamente aggraziata, non esattamente intonata, nè stabile di Maria Grazia Buccella, attrice e cantante oggi ignota ai più, ahilei.
Il ballo del popò. Evvabbeh. Magari si può cantare pure con quello...
E si che MariaStrazia di cose carine ne aveva fatte (una particina nell'edizione televisiva de Gli Esami non finiscono mai, del grande Eduardo, e naturalmente la vedova assatanata de L'armata Brancaleone, di Monicelli), e le era stata costruita un'immagine in style Marilyn de noartri -tanto gnocca quanto sciocca-, ma assai più ruspante del modello di riferimento. Terrificante anche la versione live: se dovessi scegliere uno strumento di tortura, tra le tante cose penserei alla visione di questo (anche se devo ammettere che il popò di popò non è niente male, l'importante è che non sia usato per cantare o per pensare):
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